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martedì 8 maggio 2012

Si entra in Second life e poi si rimane o si frequenta molto, per ragioni diverse. Fu strano e intrigante per me scoprire che qui, si può vedere la vita, posso vedermi, vivendola.Vedere la vita e non desiderare smettere di vederla,prestare molta attenzione a quello che si vede, alla molteplicità, alle differenze, stare qui e come starci é un modo di aprirsi ed evolversi culturalmente perché, che cosa é la cultura se non quello che ti permette di elaborare un pensiero proprio dalle cose che vedi, leggi senti e ascolti?. Pensavo a tutto questo di ritorno alla mia casa in Second life,dopo una serata passata a ITALIAN MOOD, ascoltando la lettura e riflessioni e chiarimenti,sul libro scritto da Williams Nessuno-Turris Asian- Pubblicato in carta, da un Editore "reale" ora in vendita anche Online. E' stata una serata molto interessante dove l'incongruenza meravigliosa che qui viviamo in una contaminazione di voci diverse,tra il Meta verso, "Il reale" le identità dichiarate e quelle nascoste, tra generazioni diverse e lontane, malattia e vecchia e adolescenti ansiosi e frustrati, curiosi e interessati investigatori e sognanti, depravati e moralisti, stetti e volgari. Donne e uomini solitari... Siamo in zona limitante, ai margini... terra di frontiera, gente di confine. Si sente la vita qui.Qui, gli avatar sono sempre in fibrillazione, la mente non smette mai di lavorare.Eppure, sembra ancora che tutti le elaborazioni, gli sforzi i pensieri siano rivolti e dedicati a come convertirli in REALE, portali di là, legati alla di là vita dove sta la fisicità e da dove siamo emigrati in cerca di qualcos'altro.

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