Cerca nel blog

lunedì 21 maggio 2012


Il pensiero avatariano

Tra le tante attività a cui i “residenti” di Second Life, il mondo virtuale creato e gestito dall’americana Linden Lab, hanno dato vita in questi anni, accanto a moda, giochi di ruolo, creazioni di opere d’arte digitali e incontri tematici spiccano alcune produzioni editoriali che abbracciano vari campi, dalla letteratura alla poesia, dalla saggistica ai temi d’attualità. Mondivirtuali ha chiesto a Volando Amat di parlarci di cosa abbia significato per lei dare vita aEdizioni Volando e di quali siano i suoi traguardi e il suo modello di business. Secondo Volando (in RL Sofia, una ragazza di origini spagnole con una grande passione per i libri) in SL “si parla molto di progetti cross mediali, di inviti alla lettura attraverso internet, di biblioteche e mondi virtuali. Se hai letto un libro che ti piace, questo è il posto giusto per parlarne, se hai delle frustrazioni nella tua vita RL, qui le puoi trasformare in gratificazioni. Edizioni Volando cerca da tempo di individuare e creare e (perché no?) persino inventare un’evoluzione verso qualcosa d’altro ancora non esplorato in RL”.
Nel virtuale, nota Volando, “siamo molto avanti  nell’arte: scultura  e pittura hanno raggiunto una qualità e uno spessore che non ha nulla da invidiare all’arte in RL, dato che disponiamo di mezzi per realizzare l’irrealizzabile”. Piuttosto “dove non riusciamo a decollare é nella cultura del pensiero, in  filosofia, in letteratura… potrei anzi affermare che  siamo al più basso livello. Per questo sono contraria all’importazione online, che continua a ostacolare la possibilità di una nascita di pensiero virtuale e rende impossibile una vera comunicazione tra noi, a meno che non si parli banalmente di quanto in RL già possediamo o abbiamo raggiunto”.
L'obiettivo è ambizioso: arrivare a definire “una filosofia di pensiero nuovo, “avatariano”. Scoprire un nuovo Aristotele, un Platone, un Pitagora, o un Kant, un Popper, un Pascal... Ringrazio gli autori che hanno accettato di scrivere in SL di SL, e cosi passo dopo passo gettare le basi di un’autentica, forse impossibile (ma perché non sognarla?), seconda opportunità”. Un “gioco”, quello dell’avatar, “molto serio, un gioco veramente appassionante e diverso”: quanto orgogliosamente si sente dire spesso “sono sempre stato me stesso”. A Volando “viene da dire: fermati! Dimmi con parole chiare e rotonde chi é te stesso? Avete dato sempre risposte confuse e imprecise, nessuno mi ha detto chi é se stesso. Invece io posso dirvi chi voglio essere: un avatar. Che con la mia mente riesca ad usare questa tecnologia che mi permetta di non avere paura di reinventarmi e poter dire finalmente: son qualcosa di meglio di me stesso, oltre me stesso e in divenire. Perché l’avatar non nasce da un grembo materno, é frutto di una volontà di nascita, per libera scelta”.
Che spazio ha avuto Volando Edizioni in tutto questo? “Mi sono battuta sin da subito per riuscire a crescere, ho avuto delle esperienze travolgenti, più o meno forti: qualcuna mi ha fatto traballare, qualche altra solo rallentare, ma tutto quanto è servito per convincermi a divenire nel divenire. Forse non ce la farò e uscirò di scena, forse una semplice cellula di questo avatar chiamato Volando Amat lascerà cellule vive che sono in grado di moltiplicarsi, si chiameranno con altri nomi, avranno altri compiti, nuova vitalità e ancora nuove moltiplicazioni.Chissà”.
Sono arrivata che la gente parlava solo di camping, di disco e di escort e sporadicamente di altre cose. Sono entrata in punta di piedi, amata e odiata per interessi e conflitto di interessi, per ciò che dicevo, derisa, per quello ho avuto il coraggio di denunciare e di sforzarmi a cambiare, ogni giorno. Sapendo, come ho potuto capire “abitando” veramente qui dentro, che una grande parte della società degli avatar, per diverse ragioni, cerca di “vivere veramente e interamente” una vita da avatar”. Ora sono convinta che dopo un certo tempo che abito in questo mondo, Volando si sia pressa delle libertà e si sia qualche volta spinta al di là di quello che erano le mie intenzioni. Le prime volte, mentre la vedevo camminare, scegliere, discutere e arrabbiarsi, non mi riconoscevo molto.
Sicuramente ci sono stati dei cambiamenti di comportamento ma anche di idee, di conoscenze, un confronto con gli altri che in RL non mi aveva mai portata a certi livelli, alti o bassi che fossero, sia perché in RL non mi ero mai trovata in certe situazioni, sia perché il contesto in cui mi muovevo era diverso e mi dava più o meno possibilità di agire fino in fondo. Sono perfettamente consapevole (altrimenti sarei matta) che Volando e Sofia sono una, ma mi auguro che con l’una e con l’altra riesca a conoscere meglio di che pasta sono fatta e di come sono fatti gli altri. Penso che si possa e sia interessante cercare di “giocare” a credersi un avatar, in SL, e muoversi e reagire e difendersi e realizzarsi o fallire come avatar. Così come vado in cerca delle basi su cui partire per far nascere una cultura avatariana, un pensiero, una prima parola”.
Lo spazio è tiranno, il tempo pure ed è già ora di chiudere l’articolo. Volando non ci ha spiegato la storia di Edizioni Volando, ma lo fa farà nella prossima puntata in cui vi diremo come si è conclusa questa nostra chiacchierata a distanza, non temete. E nel frattempo continuate a seguirci anche sul nostro gruppo su Facebook per essere sempre informati delle ultime novità dai mondi virtuali anche solo con un “like”.

venerdì 11 maggio 2012

PARLAMI DI TE-


"Per una oscura ragione sono ipersensibile a tutto ciò che stona, come se avessi una specie di orecchio assoluto per le stecche, per le contraddizioni"-( M.B. Eleganza del riccio ). E quindi non accetto nessuna definizione tratta sul 'avatar,il suo modo di esistere, spiegato e scritto sia nel "mondo reale" come in quello dei vari Blogs o in serate di approfondimento culturale del Metaverso.Mi sono chiesta molte volte se dovevo smetterla di lottare contro una cultura dell' avatar,a i miei sensi incoerente, che nega una indipendenza dell' avatar e la sua intraprendenza in cercarsi delle svariate "nuove vite" in questa seconda vita. La domanda é: Come agisce, cosa combina il nostro avatar in SL al di fuori del ruolo ufficiale che si é dato?.
Solo accettando che l'avatar ha una sua ragione d'essere, che siamo noi alla ricerca di spazi più consoni per il nostro sviluppo interiore, che s,i siamo noi, ma anche un qualcos'altro di noi che cerca di comunicare con noi e allora, darle una sua dignità e identità che potremmo utilizzare positivamente per una maggiore compiutezza di noi stessi.


martedì 8 maggio 2012

Si entra in Second life e poi si rimane o si frequenta molto, per ragioni diverse. Fu strano e intrigante per me scoprire che qui, si può vedere la vita, posso vedermi, vivendola.Vedere la vita e non desiderare smettere di vederla,prestare molta attenzione a quello che si vede, alla molteplicità, alle differenze, stare qui e come starci é un modo di aprirsi ed evolversi culturalmente perché, che cosa é la cultura se non quello che ti permette di elaborare un pensiero proprio dalle cose che vedi, leggi senti e ascolti?. Pensavo a tutto questo di ritorno alla mia casa in Second life,dopo una serata passata a ITALIAN MOOD, ascoltando la lettura e riflessioni e chiarimenti,sul libro scritto da Williams Nessuno-Turris Asian- Pubblicato in carta, da un Editore "reale" ora in vendita anche Online. E' stata una serata molto interessante dove l'incongruenza meravigliosa che qui viviamo in una contaminazione di voci diverse,tra il Meta verso, "Il reale" le identità dichiarate e quelle nascoste, tra generazioni diverse e lontane, malattia e vecchia e adolescenti ansiosi e frustrati, curiosi e interessati investigatori e sognanti, depravati e moralisti, stetti e volgari. Donne e uomini solitari... Siamo in zona limitante, ai margini... terra di frontiera, gente di confine. Si sente la vita qui.Qui, gli avatar sono sempre in fibrillazione, la mente non smette mai di lavorare.Eppure, sembra ancora che tutti le elaborazioni, gli sforzi i pensieri siano rivolti e dedicati a come convertirli in REALE, portali di là, legati alla di là vita dove sta la fisicità e da dove siamo emigrati in cerca di qualcos'altro.

venerdì 30 marzo 2012

ITALIAN MOOD- ieri sera la presentazione nella sua nuova Sede-

Prima di tutto voglio esprimere il mio ringraziamento a Swina, Marjorie,Stregavento, Francesco e Joss,per avermi voluta con loro -un salto nel buio prendersi Volando Amat- Ma loro amano il rischio ed io ho bisogno di tutti loro per fare "caminos" la strada da soli a volte, ci perde in troppe fantasticherie.Ma come la vita non é bella senza "le petit grain de folie" eccomi qui con la mia ,pazza idea: INVENTARSI di essere Avatar.
Quando ci rendiamo conto che quello che siamo diventati venendo come veniamo, da una cultura di Umanizzazione e Civiltà in uno stato di regressione il cui punto di arrivo assomiglia ai miei occhi alla "Fattoria degli animali"
N
Vi sembra cosi strano che un avatar, voglia diventare un Avatar? Leggendo questo, forse sorridete e pensate; ma gia tutti avatar! che ci vuole? in mezz'ora il mio avatar é fatto!, ma, cosi pensando, qui nel virtuale, ti porti soltanto il tuo amatissimo "te stesso" l'idea nuova stà in costruire, scoprire come si diventa un vero avatar che sia te stesso in modo diverso.
Se riusciamo a dare vita "oltre te" al tuo avatar. Dopo si, potremmo rientrare, quando rientriamo e se rientriamo (se non perdiamo la Password) con il nostro Diploma che attesta la nostra consapevolezza di se e degli altri e dunque un migliore "me stesso".
Un gioco molto serio, un gioco veramente apasionante e diverso.
Quando orgogliosamente sento dire : sono sempre stato "me stesso" mi viene da dire: fermati! dimmi con parole chiare e rotonde chi é te stesso? quell'immutabile te stesso che porti come una bandiera di sincerità e coraggio di esserlo. A me avete dato sempre risposte confuse e imprecise. Nessuno mi ha detto chi é se stesso. Invece posso dirvi chi voglio essere, un Avatar, che con la mia mente riesca ad usare questa tecnologia che mi permette si espormi, di non avere paura a reinventare un modo una giusta umanizzazione degli umani e dare il salto verso un poter dire finalmente "son qualcosa di meglio di me stesso, oltre me stesso e in divenire...

mercoledì 28 marzo 2012

Improvvisamente, scopro di avere aperto tempo fa, ma tanto tempo fa, un Blog. Cosa mi ha fatto dimenticare? una che cammina senza guardare le macchina se vanno o si fermano al semaforo rosso, una che perché é triste si mette ad allevare cavali per mesi, u

na che si perde seguendo profili e immaginando vite che non le appartengono..come fa a trovare la strada del ritorno e tornare sopratutto al punto di partenza senza trascinarsi che vague e mai complete deduzioni..
Ma eccomi qui, raccolta da ITALIAN MOOD, con stretto al cuore lo stesso scopo, la stessa voglia di continuare con Edizioni Volando a mettere le basse insieme a chi non sa ma, vuole, creare un linguaggio esclusivamente degli avatar, una cultura in fine avatariana. Un gioco? probabile, ma un gioco passionante!